I Tre Tenori a Roma

Questo concerto vede protagoniste le incantevoli voci di Francesco Fortes, Alessandro Fortunato e Stefano Sorrentino, accompagnati da archi e pianoforte, in un viaggio tra i capolavori dell’opera italiana e della canzone napoletana.

Sulle calde note tenorili, il concerto si apre con l’esecuzione delle più celebri arie d’opera italiane da Tosca, L'Elisir d'amore, Rigoletto e Turandot, seguite poi dalle popolari canzoni napoletane come “O’ sole mio” e “Torna a Surriento”. Se il primo tempo porta in scena le più grandi opere di sempre, il secondo coinvolge gli ospiti con l’entusiasmo e il vigore della terra di Napoli.

Lo spettacolo offre momenti per commuoversi, emozionarsi ma anche per sorridere. Tutto questo a una distanza incredibilmente ravvicinata dagli artisti sulla scena. Lo scenario fuori dal comune è offerto dalla splendida chiesa anglicana di San Paolo entro le Mura, risalente al IXX secolo, che fa da cornice all’evento con la sua  architettura tra neogotico e neoromanico, dando il benvenuto ai visitatori nella solennità delle alte volte, di grande impatto per la meravigliosa acustica.

Inizio concerto 20:30. Fine ore 22:00.

Programma e cast

I Tempo

Pietro Mascagni: Intermezzo Cavalleria Rusticana

Gaetano Donizetti: Una furtiva lagrima L’Elisir d’amore

Giacomo Puccini: E lucevan le stelle Tosca

Ruggero Leoncavallo: Mattinata

Jules Massenet - Meditation Thais

Giuseppe Verdi: La donna è mobile Rigoletto

Augustin Lara - Granada

Giacomo Puccini: Nessun dorma Turandot

II Tempo
MEDLEY CANZONI NAPOLETANE
Luna rossa, Reginella,
‘O surdato ‘nnmmurato, Tarantella,
Funiculì funiculà,
Salvatore Cardillo, Core ‘ngrato
Eduardo di Capua, Maria Marì 
Enrico Cannio, 'O surdato 'nnammurato
Ernesto De Curtis, Torna a Surriento
Domenico Modugno, Nel blu dipinto di blu
Andrea Bocelli, Con te partirò
Eduardo di Capua, ‘O Sole mio

Artisti di Opera e Lirica

Tenori: Francesco Fortes, Alessandro Fortunato e Stefano Sorrentino
Ensemble: Elvin Dhimitri, Alina Scoticailo, Ilia Kanani, Valentino Ferraro, Denis Volpi